Paint the Town Red ‘ Last gang in town ‘


La Germania continua a confermarsi come uno dei paesi europei in cui l’Hardcore è più prolifico. Quest’album, composto da sei canzoni per un totale di 16 min e 28 sec, uscito per la JoinTheTeamPlayer risulta indubbiamente interessante e non c’è da stupirsi visto che i membri del gruppo sono tra i principali animatori della scena locale da più di dieci anni.
Loro si paragonano a Bane ed Unbroken e non c’è motivo di contraddirli.
Il loro suono è un HC moderno ma con più di una radice nel passato, come si avverte soprattutto nell’ultima Breaker Breaker 1.9 .
Sicuramente le due chitarre rappresentano un punto di forza del gruppo: queste riescono a dare e a controllare quel tocco di metal che ogni tanto affiora. Non manca qualche “moshing part” e qualche melodia, come nella title track, anche queste rese bene dai chitarristi che danno ulteriore prova di se’ inseguendosi in Death is a star.
I testi, anche se non direttamente politicizzati, arrivano a segno come in Strike Anthem che rappresenta un attacco alla schiavitù del lavoro e quindi contro le logiche di profitto e sfruttamento. Complessivamente i loro “discorsi” sono incentrati sull’attitudine, il che fa piacere quando ciò significa impegno e passione, il tutto mai in modo superficiale e talvolta venato da “youth & positive approach”.
A settembre-ottobre saranno in tour con i Converge per l’Europa e l’Italia.
Il loro nome, PTTR, è preso in prestito da un modo di dire del selvaggio West e vuole sottolineare la loro esuberanza e voglia di andare avanti senza essere fermati.
A questo proposito mi permetto una citazione: il cantante di un gruppo romano, dal palco di uno degli ultimi concerti della capitale, citando i nomi delle tre formazioni che si esibivano quella sera aggiunse “…so’ tutti film de’ Schwarzenegger!”.

Voto: 7

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Autore: michelepan@katamail.com