Membrane Conspiracy ‘The Myth of the Upstanding Citizen’

Spero solo che ascolti come quello che vi sto proponendo siano meno frequenti di quanto immagino: Membrane Conspiracy.
E’ ora di redimersi.
Pentitevi fratelli, so che avete molto peccato in questi anni… e ci giurerei anche in questi ultimi giorni… ma… ma cosa state facendo adesso?
Lasciate perdere e ingoiate questo.
Non somiglia ad un’ostia il cd?
Ingoiate.
I Membrane Conspiracy non sono niente di quello che vi aspettate. Oppure sono tutto quello che vi aspettate… tutto contemporaneamente.
Basette ritmate, voci recitanti-filtrate-falsettate-epicheggianti, echi dark-orientali, suoni spastico-sintetici e il migliore scherzo dei Residents affogato nel mezzo.
E poi aggiungiamo arie misticheggianti, scratching fuori luogo (per questo ci piace), chitarre e voce da ballad wave, testi da predicatori con il cervello bruciato dall’acido e tendenza all’autoimmolazione che provoca sano piacere masochista.
Reiterazioni chitarristiche bambinesco-beefheartiane e fischietti ’60s.
Una raffica di nomi per giustifcare questo profluvio di aggettivi e pseudo-descrizioni istintive?
Nurse With Wound, Jim Morrison, Current 93, Residents, Cabaret Voltaire… prendeteli, pestateli ben bene (possibilmente in un vicolo scuro dietro uno di quei baretti… voi sapete quali… si quelli con atmosfera carpenteriana e avventori feccia), insaporite bene con gusto naif e profluvio di immagini sacre deformate da pittore tardo surrealista ironico, lessate a passate al forno (per dare quella crosta… mmmmhhh… così buona).
Ed é fatta!
Membrane Conspiracy. Et voilà.
Ma che cazzo ho fatto per meritarmi questo?
Devo essere uno di quei fottuti prescelti.
Beh non é così male.
Non così male.
No.
Repeat: “Spero solo che ascolti come…”.

Voto: 8

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