Cornelius ‘Point’

Cornelius è la sublimazione definitiva del kawaii traslato in caratteri comprensibili a noi occidentali. La traduzione di questa parola dovrebbe suonare all’incirca come “cariiiinooo” (detto ovviamente con i gomiti stretti vicino allo stomaco e le mani chiuse a pugno vicino al viso, ‘Sol mutante’ e ‘Bambole e Robottoni’ letture consigliate).
Animali di pezza, caramelle e colori vivaci (magari indossati) sono della partita, senza tralasciare ovviamente faccette splendidamente ovali sorridenti-impassibili e bolle di sapone.
Già con questo background alla Pizzicato Five saremmo soddisfatti di essere guidati come gaijiin negli splendidi ipermercati delle metropoli giapponesi. Guardati con diffidenza ma affascinati dal proliferare di neon, scritte scorrevoli e vetrine ipnotiche.
Peccato tutto ciò non soddisfi Cornelius.
Il suo cd è una perfetta mediazione fra spirito oriental-consumistico e chincaglieria retrò occidentale.
Strizzate d’occhio a non finire quindi per un intesa complice e entusiasmante quanto la plastica colorata e liscia di un nuovo giocattolo per bambini più o meno cresciuti.
Innocenti e vogliosi.
Citazioni da blaxploitation deviata, giardini splendidamente profumati di serre asettiche e illuminate da luce bianca, vocalizzi sostenuti e suoni trovati-cercati, bossanova marziana, mini scratch elettrici, cut-up grind-zeppeliniani. Finale concettuale.
Tutto questo e molto altro, ci immaginiamo di sentire dall’ennesimo annunciatore di emittente tematica nipponica (ovviamente 24 ore su 24 di sumo, starlette venute dai karaoke bar e televendite di memorabilia del decadente mondo occidentale).
Da sentire e da vedere (belli i video) Point Of View Point e Drop.
Brazil e la reprise in Nowhere potrebbero far innamorare Terry Gilliam e magari farlo decidere a girare un remake (o una seconda puntata) dell’omonimo film on the beach (la Tuttle edizioni ne sà qualcosa del debito che tutti abbiamo nei suoi confronti, vero?).
Another View Point suona come dei Chemical Brothers che fingono di essere intelligenti. Era da tanto che non mi divertivo con un semplice stop and go. This is called the deja-vu experience è poi la frase che potrebbe sintetizzare tutto il cd. Nella maniera più deliziosamente citazionista.
Perché non l’avete ancora comprato?
Perché?
Come?
Altre vetrine?
Luci rosa? Scritte scorrevoli?
Si!
Ma guarda come è stato posizionato quel cd…il vetrinista che ha curato questa è un genio.
Dovrebbero…metterlo nell’album delle figurine insieme ai divi della TV o nell’album dei pokemon.
Comprate!

Voto: 10

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