(ph Music 2010)
In questo suo nuovo cd, Giovanni Seneca − chitarrista, compositore e direttore del Festival Adriatico Mediterraneo − esegue, in compagnia della sezione archi dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, sue composizioni vecchie e nuove, insieme a due brani celeberrimi come l’Adagio del Concerto di Aranjuez di Rodrigo e il Fandango di Boccherini. I brani di Seneca si muovono agevolmente tra rigore e precisione classica e immediatezza e spontaneità popolare, trovandosi ad occupare uno spazio che è stato aperto da autori come Piazzolla e Gismonti, e oggi vede tra i suoi principali esponenti, tra gli altri, Osvaldo Goljov e Michael Nyman. L’invenzione melodica del Nostro è sempre fresca e felice; la ritmica incisiva e trascinante; e il suo stile compositivo concede spazio anche a momenti di improvvisazione, in cui ha pieno sfogo l’estro creativo estemporaneo del chitarrista, nonché dei validi violinisti della Form di volta in volta chiamati in causa. L’esperienza dell’ascolto si mantiene viva e intensa dal primo all’ultimo minuto, e le composizioni di Seneca reggono bene il confronto con i due mostri sacri che lo affiancano − i quali, dal canto loro, hanno perseguito anch’essi, seppur in modo diverso, il dialogo tra colto e popolare; dialogo che la storia della musica ha da sempre intrapreso, e che speriamo verrà portato avanti ancora a lungo, donandoci frutti preziosi come questo.
Voto: 10
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