(Universal 2001)
Finalmente a distanza di anni (sicuramente troppi) esce l’edizione integrale del concerto degli Who all’università di Leeds nel 1970. Questo doppio cd colma una lacuna presente nella discografia di una band seminale per un trentennio di musica. Infatti l’opera uscì in vinile con solo sei canzoni, poi venne ristampato in cd con materiale aggiuntivo, infine questo. Che dire di più se non che finalmente si può ascoltare dalla viva voce (digitale) dei protagonisti la storia del rock.
Bastano
My Generation e Magic Bus, travolgenti inni generazionali di un movimento mod mai finito, visto che possiamno ascoltare e amare ancora quel suono e quello stile di vita, Heaven and Hell, I Can’t Explain, Substitute, la fragorosa Summertime Blues di Eddie Cochran, modello da imitare per chi vuole ritornare alle radici del rock and roll. Questo per quanto riguarda il disc one. Nel secondo ancora meglio con la concept opera “Tommy”, definita dalla critica la prima opera rock della storia ma in realtà preceduta per un soffio dai Kinks di ‘Arthur’ e dai Pretty Things di ‘S.F. Sorrow’. La storia racconta di un disabile (ma che vuol dire?) che affronta svariate peripezie, narrate in canzoni come It’s a Boy, Christmas, The Acid Queeen, Pinball Wizard, I’m Free canto/urlo liberatorio o We’re Not Gonna Take It, ripresa negli anni ottanta dai Twister Sister, uno dei tanti gruppi che non sarebbero potuti esistere senza gli Who, provocatoria affermazione, ma convinta. Un album da avere, e sfogliare pagina per pagina, pardon ascoltare pezzo per pezzo, fino alla pensione ed oltre.
Voto: 8
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