Intervista allo staff del CLAP Museum (Comics · Lab · Art · Pescara) dedicato al fumetto

Ho scoperto il CLAP Museum di Pescara, museo dedicato al fumetto, nel 2022 con la mostra dedicata a Tanino Liberatore e ad Andrea Pazienza. Spazio espositivo che appena visitato mi ha ricordato il Guggenheim di New York, con il suo percorso a ritroso dall’ultimo piano fino al piano terra, possibilità di gustare le tavole in tutta tranquillità, particolare attenzione al fumetto in tutte le sue manifestazioni. Da quel momento confesso che è stato “amore puro”, la mostra su Filippo Scòzzari, la mostra in corso su Stefano Tamburrini, ogni volta prendo la macchina e via verso l’avventuroso CLAP Museum. Mi mancava l’approfondimento che dedico solitamente alle situazioni per me interessanti, e ho provveduto in quattro e quattr’otto andando ad intervistare lo staff del museo per farmi raccontare tutte le vicende che hanno portato alla nascita, alla vita quotidiana e al futuro di questa interessante realtà museale. A voi come sempre la lettura.

Quando nasce e perché nasce il Clap Museum? Qual è stata l’ispirazione iniziale?

(nella foto lo staff all’inaugurazione) Il CLAP Museum è nato dalla volontà di rendere omaggio alla Nona Arte realizzando un progetto di lunga durata, stabile e innovativo nel panorama museale e artistico italiano, nonché unico nel suo genere nel medio adriatico. Pescara ha accolto con grande entusiasmo e vivacità l’iniziativa di un originale polo espositivo dedicato al fumetto e soprattutto di uno spazio dinamico, laboratoriale dove i giovani possano sperimentare e ritrovarsi accomunati dalla stessa passione per l’illustrazione, considerata parte integrante della cultura popolare.
Come Fondazione Pescarabruzzo, negli anni, abbiamo partecipato a numerose aste acquisendo una cospicua quantità di opere di Andrea Pazienza, considerato dalla critica l’Omero del fumetto e che a lungo si è formato e ha operato nel capoluogo adriatico. Si aggiunge una importante donazione di ben 128 opere dell’artista prematuramente scomparso fatta dal Maestro Sandro Visca, professore di Andrea al Liceo Misticoni. L’8 dicembre scorso abbiamo quindi coronato un sogno accarezzato da anni e per il quale abbiamo lavorato senza sosta, sia per acquisire le splendide opere di Pazienza sia per far sì che la struttura che accoglie il progetto museale raggiungesse standard di rifunzionalizzazione elevati per assicurargli un grande respiro.
Sveliamo una curiosità per i non pescaresi: la struttura che accoglie il CLAP di originale architettura moderna, disposta su quattro livelli, nasceva originariamente come impianto orientato al commercio: era uno storico negozio d’abbigliamento di grandi firme nella già commerciale via Nicola Fabrizi, parallela al lungomare. La Fondazione Pescarabruzzo l’ha acquistato e riqualificato con un investimento complessivo di circa 3 milioni di euro, destinandolo a polo espositivo e laboratoriale per il fumetto. La difficoltà maggiore è stata proprio l’opera di rifunzionalizzazione da negozio a museo. Ma lo sforzo operato ha avuto riscontri entusiastici di pubblico sia per l’originalità sia per la capacità attrattiva.

CLAP Museum di notte

Dove si trova?

A Pescara, nel centro cittadino, in via Nicola Fabrizi, il cuore del centro commerciale naturale della città, dunque anche concettualmente calato nella vitalità urbana e conviviale pescarese.

Visita guidata Terza Tito Acerbo

Quali collezioni contiene?

Sin dalla sua apertura uno dei quattro livelli del CLAP (il secondo piano) contiene una antologica permanente dedicata a Pazienza, composta da oltre 120 lavori del periodo giovanile liceale, schizzi, disegni, vignette, caricature ma anche quadri, da lui realizzati negli anni del Liceo, tra i banchi di scuola. Un altro piano, il primo è invece dedicato ai capolavori della maturità, quindi tavole originali da Pentothal, da Zanardi, dalle vignette di satira politica, dai cicli del Bestiario e del Pazeroticvs, dalla sua collaborazione con Tanino Liberatore, dalle copertine delle molte riviste con cui ha collaborato e molti altri ancora. Altri due piani invece vengono dedicati alle mostre temporanee, da Tanino Liberatore a Filippo Scozzari fino, oggi, a Stefano Tamburini. Tutto l’insieme si configura come un omaggio a quella eccezionale stagione dell’underground italiano fumettistico tra settanta e ottanta, punto di riferimento, di svolta e di testimonianza per le culture giovanili degli ultimi 4 decenni.

Visita guidata Terza Tito Acerbo

C’è qualche aneddoto interessante intorno al Museo, in questi primi anni?

Molti, ma tra tutti ricordiamo le frequenti, allegre, fragorose, appassionate incursioni di Tanino Liberatore, un vero e proprio ciclone, che arriva quando meno te l’aspetti e catalizza l’attenzione estasiata dei visitatori che vengono sempre omaggiati di dediche e disegni deliziosi da uno degli artisti internazionali abruzzesi viventi più importante. Il quale, tra l’altro, ha realizzato un’opera site specific per il CLAP, mai riprodotta e osservabile solo negli spazi museali.

Il presidente Nicola Mattoscio con Tanino Liberatore

Qual è il ruolo della Fondazione Pescarabruzzo?

È l’ente proprietario della struttura e di tutte le opere di Andrea Pazienza esposte, uno dei molti versanti dell’attività di valorizzazione dell’arte nel nostro territorio, testimoniato anche dall’altro museo “fratello maggiore” Imago, dedicato all’arte contemporanea e nato 2 anni prima a poca distanza dal CLAP.

Come è recepito il museo nella città di Pescara, e nel territorio? Che rapporto avete con la Regione Abruzzo?

I visitatori escono letteralmente incantati dal CLAP, il commento usuale è “non mi sembra di trovarmi in Italia”. Siamo sommersi di affetto e ammirazione, sia da appassionati che da gente comune. Grande curiosità dalle scuole del territorio e dalle famiglie, alle quali è rivolto un laboratorio creativo fumettistico per bambini di recentissima attivazione.

Visita guidata Terza Tito Acerbo

Prevedete possibili sviluppi del Clap Museum? Ad esempio, un libro o un documentario che ne racconti la storia e la “quotidianità” attraverso interviste e video?

È in corso la realizzazione di una linea editoriale legata alle mostre che si sono susseguite. Inoltre, sono in previsione sviluppi e progetti sulla produzione di film d’animazione.

Attualmente avete in mostra Stefano Tamburini. Progetti futuri? Nuove mostre, workshop sul fumetto e l’illustrazione, corsi in cantiere?

Già detto del laboratorio dedicato ai bambini, abbiamo un calendario di presentazioni di graphic novel, volumi a fumetti e libri a tema fumettistico, in continua evoluzione. Per il futuro stiamo lavorando a nuove mostre antologiche, ma è ancora tutto top secret.

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