Patrizia Oliva / Gustavo Costa ‘Frogs’

(Sonos 2014)

Ci vuol coraggio, consapevolezza e più di un grammo di
fanciulla follia, nel presentarsi cosi nudi e fragili.
Percussioni,
voce e corpi in movimento, esposti in performance istantanea, sulle
rive di uno specchio d’acqua dalle parti di Luminasio
(Marzabotto).
Un’istintiva relazione/interazione con l’ambiente
circostante, che si snoda lungo un’ariosa serie di delicati call and
response.
I metalli, le pelli e i legni del portoghese Gustavo
Costa
, a vibrar e suggerire, la voce di Patrizia Oliva
(Madame P), fra il sussurro e lo scarto verso l’alto, a narrar
filastrocche impiastricciate di terra.
E nell’assenza di vento e
fra il bisbigliar acuto dei pennuti in osservazione curiosa, ti par
d’udir il raschiar di un accorato blues spellato.
La rana rana e
il picchio picchia, complici e ospitali.

Voto: 7

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