The child of a creek ‘ The earth cries blood’


(Seahorse Recordings 2013)

Quest’album indefinibile ti porta via lontano in posti oscuri ma senza angoscia. A volte sembra quasi di trovare la pace grazie a pezzi come Remembrances. La voce di Lorenzo viaggia tra il melodico e l’acido riempita di effetti che associano e dissociano tutto. Tutto prende forme strane ed affascinanti come in Journeys of Solitude and Loss grazie alle chitarre elettriche, l’organo, il piano elettrico, gli archi ed il sintetizzatore. C’è anche una collaborazione con Pantaleimon (dei Current 93) che presta la sua voce in Don’t Cry to the Moon. Quest’album ha un principio e una fine, come i viaggi, tant’è che suggerisco un ascolto continuo dalla prima all’ultima traccia. A volte sembra di scorgere l’oriente, a volte l’America, Pink Floyd e soprattutto un’anima, quella di child of a creek. Non è un album adatto ad ogni momento della giornata, necessita di un mood ben preciso ma riuscirà a tirar fuori tanti vostri sentimenti nascosti, spesso tante tristezze, per abbracciarle poi con calore.

Voto: 10

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Autore: ourgirl@hotmail.it