Nicola Battisti ‘Nicola Battisti’


(Cabezon Records 2013)

Professionale il pop dall’anima (soul bianca o nera country: Dottore) nobilmente radiofonica (cfr. Semplicemente) del veronese Nicola Battisti; dalla confezione del CD (progetto grafico di Giovanni Casu) ai suoni arrangiati e prodotti da Carlo Poddighe http://www.poddighe.com/ tutto è in bello stile anglosassone (meglio, statunitense: cfr. Dove vai?, Maybe). D’altronde, raccontano che gli ultimi dieci anni li ha trascorsi proprio tra gli Usa e la Gran Bretagna, oltre che la Spagna e la Francia (bella vita, speriamo).
Abbiamo trovato un nostro James Blunt (Ninna nanna)? In realtà, il Battisti veneto ha intenzioni di maggiore qualità (Parigi) e nostalgie diverse, forse inconsuete (gli anni Sessanta rivisti alla Giuliano Palma in Il tempo è passato, l’Alan Sorrenti americano di Fortunato da morire). L’orecchiabilità c’è (cfr. Finchè fiato avrò): ci saranno le emittenti radiofoniche (i cui interessi musicali sono perlomeno discutibili?).
Per contatti: info@cabezonrecords.com

Voto: 7

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