Paolo Angeli Live

@ Chiesa Sant’Agostino, Grottammare (AP) 26/04/2013

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di Marco Paolucci                                       Foto di Simonetta Angelini

uccio12@hotmail.com

Questa volta il vostro Kathodik Man deve la sua avventura musicale ad una segnalazione amica, colta al volo per un pelo. Notizia importante, Paolo Angeli, virtuoso della chitarra sarda preparata, si esibiva relativamente vicino, a Grottammare in provincia di Ascoli Piceno, in una chiesa. Bella notizia perché almeno le povere orecchie del vostro non sarebbero state torturate dall’acustica indecente che alcuni spazi dove si fa musica hanno interiorizzato da tempo. E così è stato, concerto raccolto, il musicista in stato di grazia di ritorno da una tournée presentava il suo nuovo album ‘Sale quanto basta’. Prima di ogni brano l’artista ne ha raccontato aneddoti sulla nascita, ha spiegato il perché e percome del titolo, e poi con naturalezza e leggerezza ha dato spazio alla sua grandissima abilità e capacità di trarre dallo strumento una cornucopia di suoni che hanno accompagnato magnificamente il vostro eroe e gli altri spettatori presenti. Breve presentazione anche della chitarra sarda preparata con cui il nostro ha iniziato il suo percorso orchestrale: Angeli l’ha suonata con l’archetto come un violoncello, l’ha pizzicata, l’ha suonata come una chitarra elettrica, e usufruendo di martelletti al lato dello strumento ha creato effetti sonori che hanno integrato perfettamente il suono del suo strumento “mutasuono”. Fin dal primo brano formato melting pot, con una parte improvvisata all’inizio e alla fine, in mezzo il brano Primavera Araba a fare da collante, la mente ha iniziato a librarsi e fluttuare nello spazio, poi con Mascaratu, che in sardo significa funghi, il nostro ha rievocato la sua infanzia e tramite un tocco leggero e divertente ha celebrato una nostalgica ballata. Come anche con il brano Il Satiro Danzante, oppure con Brida, Paolo Angeli ha raccontato ai presenti le sue storie fatte di note e parole, di voce e suono dando una bellissima prova della sua arte e lasciando un segno importante nel vissuto musicale dei presenti. Finita l’esibizione il vostro Kathodik Man insieme alla sua compagna ed ai suoi amici se n’è tornato felicemente a casa, memore di aver assistito ad un evento indimenticabile. A questo punto dovuto è un ringraziamento a Manuela e tutta la crew dell’Associazione Culturale Note di Colore, oltre che a Giuseppe di Berardino, tramite importante per la venuta dell’artista a Grottammare.