Ugo Sette ‘Colpo d’oppio’

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di Ale

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“Colpo d’oppio” non è tanto un titolo quanto una spiegazione di quello che ci si trova tra le mani: il volume infatti comprende due distinti romanzi “L’alieno” e “L’importanza di essere Ugo ovvero a me (mi) piace la morte perché mi fa capire che sono vivo” scritti in tempi differenti ma collegati tra loro.
Il filo conduttore è la vita di Ugo che troviamo già adulto universitario-inventore in “L’alieno”, titolo che spiega già quello che è il suo stile di vita, più osservatore delle vicende che gli accadono che protagonista attivo. Ugo (mi piacerebbe sapere quanto c’è di autobiografico) si trascina nella provincia anonima di un nord-est in pieno declino più morale che industriale senza lasciarsi coinvolgere dallo scenario che circonda la sua esistenza. Sembra essere un cinico post-adolescente egoriferito, invece è solo terribilmente realista e consapevole di contare poco più della tessera di un domino in procinto di cadere. La spinta potrebbe dargliela l’uccisione di un cagnaccio nero che lo bollerà come spietato assassino d’animali senza sentimenti, ma la sua vita da inventore part-time va ironicamente avanti comunque… fino ad una paradossale ospitata in tv.
Il secondo romanzo “L’importanza di essere Ugo ovvero a me (mi) piace la morte perché mi fa capire che sono vivo” è sostanzialmente un prequel che ci spiega perché Ugo sia diventato Ugo l’alieno. La cornice sociale è sempre la stessa, talmente anonima che anche i paesi non hanno dei nomi ma solo delle iniziali, con l’aggiunta di una famiglia borghese che lo costringe allo studio del pianoforte mentre lui vorrebbe esprimersi suonando la chitarra elettrica (cosa che naturalmente fa di nascosto), e di un mediocre gruppo di scrittura creativa in cui riesce furbescamente a spiccare.
In entrambi i racconti anche i personaggi secondari hanno un’identità ben delineata, su tutti il più degno di nota è Marzio forse l’unico amico che riesce a pervadere il mondo del protagonista e a cui quest’ultimo mostra rispetto e ammirazione.
Debbo dire che ”Colpo d’oppio” è una riuscita opera di formazione, entrambe le parti di cui si compone sono intrise di una spietata ironia, pagina dopo pagina l’autore sembra riaffermare che no, la felicità non esiste ma che magari un pizzico di serenità uno possa sperare di raggiungerlo malgrado tutto. Il tono del romanzo lo si capisce sin dalle prime parole del primo capitolo “Oggi è morta la nonna. Quella rompicoglioni.” …”Vabbè, ho risposto, tanto era vecchia” e fino alla fine non tradisce le aspettative. Ugo Sette ha ritmo di scrittura e semplicità d’espressione, occhio disincantato e gusto tragicomico. A volte più realista del Re, altre stralunato e sopra le righe, comunque intrigante. Ben fatto!

Link: Ugo Sette, Colpo d’oppio, Lecce, Lupo Editore, 2012, prezzo €16.00