James Romain ‘Howl’

(Innova 2012)

Bel panorama di contrasti, quello assemblato in “Howl”,
dal sassofonista James Romain.
Dieci movimenti di
compositori contemporanei (William Dougherty, Jianjun He,
Eric Mcintyre, Mark Engebretson), trasparenti, leggeri
e finemente strutturati.
Zone di comunicativa
contaminazione/visione, dove la voce (il sax), sottoposta a leggere
sollecitazioni, rilascia suggestive indicazioni di rotta.
Dove fra
i lunari riflessi, generati dal trio sax, piano, manipolazione
digitale (Romain, Nicholas Roth, Engebretson), s’evidenziano,
opalescenti inflessioni classicheggianti, rintocchi orientali,
fumigazioni Est Europa, trattenute febbri jazz ed atti di sensibile
alterazione digitale.
D’espansione e contrazione in ampi
spazi.
Riflessi introspettivi, galleggiamento e frammenti
melodici.
Di singolare (per tratti sostenuti), convincente
originalità.

Voto: 7

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