Andrew Violette ‘Sonatas for cello and clarinet’


(Innova 2012)

Continua la serie di incisioni che la Innova dedica alla produzione, prevalentemente cameristica, del compositore e pianista americano Andrew Violette. Protagonista di quest’ultimo capitolo è senz’altro la monumentale sonata per violoncello, che si trascina per la bellezza di un’ora. Lunghezza giustificata? Sì e no. Violette dimostra di amare, e saper maneggiare, strutture ampie, cicliche, alla maniera di un Cesar Franck, in cui i temi sono esposti, sviluppati, collegati, ripresi in maniera unitaria, secondo una trama certosina. La cantabilità che nelle intenzioni dell’Autore dovrebbe pervadere l’intera composizione non è tuttavia sempre convincente, talvolta riducendosi a un lamento fin troppo prolungato; manca un vero e proprio dialogo tra gli strumenti, che principalmente si scambiano le parti, piuttosto che polifonicamente intrecciarsi; le sezioni “leggere” che dovrebbero dar respiro sono un po’ ripetitive e mancano del necessario brio. Più convincente, a mio avviso, la sonata per clarinetto, in tre movimenti, dove Violette elabora da par suo temi dal sapore mozartiano, intingendoli qua e là di umori, armonici e ritmici, moderni, dilatandoli in passaggi minimalisti che mai mancano nelle pagine comunque interessanti di questo autore.

Voto: 7

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