Tying Tiffany ‘Dark days, white nights’


(Trisol 2012)

Non ci esaltava la Tying Tiffany giovane, continua a non esaltarci quella adulta.
Dopo la sbornia electroclash degli esordi c’era bisogno di smorzare i toni e di dare una rinfrescata all’immagine: già col precedente “Peoples temple” la padovana virava verso una forma di synth pop certamente più digeribile, e questo nuovo “Dark days, white nights” continua su quella via, tra sfumature dark e nenie glaciali ripetitive e solo raramente efficaci. Una volta c’era Miss Kittin da prendere a modello, oggi i Ladytron.
Le dieci tracce si susseguono una dopo l’altra con qualche cambio di velocità, strizzatine d’occhio al passato (Drownin’, She never dies) e concessioni disco eighties (Dark day e Unleashed, forse il brano da salvare), ma l’atmosfera resta quella: una nebbia raramente conturbante, spesso noiosa.

Voto: 5

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Autore: alealeale82@yahoo.it