(Green Head records 2011)
Mi sembra quasi di tornare ad anni fa ascoltando i campani Try Walking in my Shoes… e no, non stiamo parlando di una cover band dei Depeche Mode, ma piuttosto un gruppo emo/hardcore, proprio simili a quelli dei primi tempi in cui recensivo sul buon Kathodik.
Non pensavo proprio di poter ritornare a parlare di qualcosa del genere, eppure ci siamo: vocalizzi puliti e a tratti in screaming, testi tragici andanti, ritornelli con i coretti… c’è proprio tutto! E beh, forse dovrei stare a sottolineare tutti i modi in cui i nostri non sono particolarmente originali, ma sapete cosa? Oggi non mi gira.
Anche perché la proposta dei cinque è sincera, suonata con cura e ben prodotta; c’è davvero poco di cui potremmo lamentarci, se non appunto, la mancanza di originalità della proposta, per ovvi motivi temporali piuttosto evidenti.
L’inizio con Bad Budda Beach è perfettamente gustoso, e il gruppo carbura subito senza bisogno di aspettare, non calando mai il ritmo… il che certo potrebbe portare a una certa ripetizione della formula, ma in sei pezzi si mantengono giusti e non mancheranno di piacere a chi segue il genere. Cioè, se c’è ancora qualcuno…
Voto: 7
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