(Boring Machines / Goodfellas 2011)
Sbarca su Boring Machines anche l’iperprolifico Fabio Orsi, tarantino di nascita ma apolide di fatto, attualmente emigrato a Berlino come molti dei migliori artisti nostrani (G.I. Joe, OvO, Claudio Rocchetti, …).
Il trasferimento si rispecchia fedelmente nel suono: i field recordings e le tradizioni popolari evocate nelle prime opere hanno definitivamente lasciato il posto a un’elettronica cristallina e glaciale, teutonica. Cinque lunghe tracce (Loipe) dallo sviluppo lento ma costante, la sensazione di stasi propria dell’evoluzione infinitesimale e incessante. Un vento freddo di loops che avanza e incalza con precipitazioni digitali, tra kosmische musik in futurama (Loipe 3) e cavalcate kraut world wide web (Loipe 1).
Ipnotico, forse a tratti anche più del dovuto. In ogni caso sopra la media.
Voto: 7
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Autore: alealeale82@yahoo.it
