Lee Pui Ming ‘She comes to shore’

(Innova 2011)

Proprio come il bel dipinto che campeggia in copertina, la musica della compositrice Lee Pui Ming contenuta in questo nuovo cd Innova è classificabile come espressionismo astratto. Dove lì ci sono macchie di colore acceso spruzzate e schizzate sulla tela, qui ci sono colate laviche di suoni incandescenti che si riversano violentemente sull’ascoltatore. La matericità delle improvvisazioni pianistiche della Ming è talvolta smorzata da momenti di intimo lirismo, in relazione all’ispirazione dell’autrice-performer, senza tuttavia che si arrivi a un qualche barlume di narrazione. Di trama si può però parlare nel brano che dà il titolo al cd, She comes to shore, un trittico per orchestra e pianoforte solista, dove la prima esegue una partitura scritta che fornisce un appiglio armonico e ritmico cui le improvvisazioni pianistiche della solista si aggrappano, addirittura abbandonandosi, nel pannello conclusivo, in un inaspettato e sognante romanticismo.

Voto: 7

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