Guinea Pig ‘2’

(Bloody Sound Fucktory 2010)

Anche se dopo tanti anni i Guinea Pig pubblicano il loro secondo disco, per fortuna, dato che di gruppi così deviati in Italia c’è molto bisogno.
Con una formazione in parte cambiata, il quartetto marchigiano si evolve rispetto all’approccio esclusivamente noise dell’esordio, sperimentando molto di più e contaminandosi anche con un blues evocativo e vodoo, inquietante molto di più di quello che si produce a New Orleans. Questo loro approccio emerge soprattutto in Los ninos comen pan Moreno y Rica Luna, nel quale i Guinea Pig riescono a far convivere con molta abilità le stralunatezze di Captain Beefheart e la parte più maledetta del Nick Cave imbottito di eroina.
I richiami al math-rock non mancano, tuttavia, i Guinea Pig non si vogliono far imprigionare da questo genere ed ecco allora che rendono metronomica El psycopata, molto di più di quanto riescono a fare i loro compagni di scuderia Jesus Franco & The Drogas.
Riescono a saturare bene il rumore nella precipitosa e circolare XXX e sono efficaci in Megamouth, dove il blues-core degli Unsane, oltre ad essere superato, si evolve verso orizzonti psichedelici e stranianti.
Sembra che il loro rock sia un non-senso, ma in realtà queste sette tracce hanno molto buon senso.

Voto: 8

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