Simone Fornasari ‘Momentaneamente in equilibrio’


(Bad Chili Records 2010)

Debutto sulla lunga distanza per il cantautore piacentino, chiaramente erede di tradizioni di pop rock italiano quale Baccini, Bersani e così via; influenze, però, mescolate a un’irruenza malcelata e uno stile lirico che ricorda, non tanto poi alla lontana, le prime cose del Vasco.
‘Momentaneamente in equilibrio’ si rivela un disco fatto con amore, suonato con cura e infarcito di pezzi che, per quanto non tremendamente esaltanti od originali, da qualsiasi punto di vista, funzionano bene. Momenti come Anche se non ti parlo, risulterebbero ancora più gradevoli se il pensiero non corresse sempre a qualche altro collega, sia per il tono vocale del Fornasari, sia per l’andamento rock allegrotto veramente stra-stra-sentito. Riesce invece un po’ meglio la tirata Niente fuori posto.
Chiude il disco una bonus track, Sottovoce, già uscita a dicembre 2009 sulla compilation ‘Winter collection’ di Radio Bruno; tutt’ora rimane uno dei pezzi migliori dell’intero lavoro, riesce a distinguersi davvero bene sia come orecchiabilità che per la voce più delicata del Fornasari che si posa su un piacevolissimo tappeto di chitarra acustica, viola e pianoforte. Non a caso il pezzo che più le si avvicina, E’ solo una canzone, spicca tra tutti gli altri. Sembrerebbe come se il nostro in un setting acustico e intimo si trovi più a suo agio, riuscendo a trovare un’identità ben definita, cosa invece più difficoltosa quando ha a che fare con il rock più diretto.
Aspettiamo volentieri un seguito, il Fornasari sembra un artista promettente quando gioca le carte giuste.

Voto: 6

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