PuraUtopia ‘Co.Co.Co. – Canzoni a Tempo Determinato’


(Cinico Disincanto/Halidon Distribuzione 2010)

Talmente vasto e vario è il materiale da prendere in giro in Italia che di album pungenti, sardonici e ironici se ne potrebbero fare più o meno n + 1. Ed è proprio su questo che i PuraUtopia giocano la loro carta principale, sfornando un rock abbastanza convenzionale, ma impreziosito dal loro essere sostanzialmente una banda, più che un gruppo qualsiasi.
Se state pensando agli Avion Travel, diciamo che già ci avviciniamo, ma in ogni caso per i nostri la critica sociale e politica fa la parte del leone. Sia con un umorismo leggero, o a volte anche più feroce, ma sempre in grado di colpire il bersaglio con delle liriche mai pesanti e piuttosto piacevoli.
Sull’originalità dell’operazione invece mi sorge francamente qualche dubbio, la sensazione è che il sound di partenza dei PuraUtopia sia stato ormai abbastanza sfruttato, nel nostro paese perlomeno. Insomma, non che questo sia necessariamente un difetto, l’album va anche giudicato nella sua interezza. In ‘Co.Co.Co.’ troviamo, infatti, diverse idee originali che Sandro Curatolo e soci sviluppano proprio bene, come il breakdown latinoamericano su un’apparentemente convenzionale Cara Mammina o la semi-ska Guccini non ti sopporto più.
La loro miscela di stili diversi è proprio la qualità migliore del gruppo, riuscendo a cambiare mood nel corso di una canzone in maniera davvero liscia e sorprendente. Difatti verrebbe voglia di ascoltare pezzi ben più istrionici e umorali, ogni tanto sembra che i PuraUtopia si contengano fin troppo (sentire per esempio Se tu fossi).
Concludendo, ‘Canzoni a tempo determinato’ si rivela un prodotto decisamente solido, ben suonato e provocante al punto giusto, in grado di non stancare nonostante l’idea di partenza non sia delle più fresche. Bravi.

Voto: 8

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