MGZ ‘La Bolla – Greatest Hits’

(Biggie Records/Self Distribuzione 2010)

Ogni tanto dubitare di frasi altisonanti scritte da penne apparentemente più influenti di me, è d’obbligo per la mia coscienza, anzi col tempo ho imparato a fidarmi solo delle mie ‘recchie, per quanto imperfette possano essere. In questo caso, il ‘Greatest Hits’ di MGZ è arrivato accompagnato da una serie di critiche positive raramente viste prima. Ora mi chiedo, ma erano per caso una prova da superare?
Sì perché nei venti pezzi del cd, è difficile riscontrare qualcosa di più di goliardici pezzi da ballarsi in discoteca o su cui farsi due risate a casa con amici, cantando a squarciagola Muovete le Manine. Lungi da me, giudicare male questo tipo di musica solo perché apparentemente stupida e cantata su diverse basi danzereccie inizio anni ’90 abbastanza dimenticabili.
Questo tipo di pezzi probabilmente avrebbe giovato di un tappeto musicale più ignorante, almeno per i pezzi più danzerecci: una bella cassa grassa, tre note di synth sparate a liveli assurdi chessò, insomma avvicinarsi alla soluzione musicale (se tale termine posso usare) di personaggi infami come Immanuel Casto a volte potrebbe rendere. Comunque sia, MGZ riesce ad acchiappare facilmente le nostre orecchie con pezzi immediatamente memorizzabili.
In realtà sarebbe necessario fare una disamina di ogni singolo pezzo, da inediti live da radio come la rabbiosa e burina We are the Beri Beri a la semi industriale Mamma Dice. Addirittura possiamo vedere rievocato il fantasma sodomizzato dei Pet Shop Boys in Pump Up the Alien; o ancora, il nostro fa tornare alla mente certa musica italiana anni ’90 tipo i primi Articolo 31 o il semi sconosciuto Leandro Barsotti (la rockettara Abracadabra). Non c’è proprio modo di annoiarsi nell’ascolto.
Le liriche del folle MGZ sono, oltretutto, ben inserite nel contesto della penisola delle banane, certo cercare grandi verità è un compito ingrato, ma se anche La Belva del Condominio ha un cuore, troverete anche voi una personalissima emozione dentro i pezzi di MGZ (io lo trovai in Stelline, meraviglia).
Insomma, per me arrivare alla fine dei venti pezzi di ‘La Bolla’ e mantenere la sanità mentale è un’ardua impresa, ma tutto sommato trovo sia un bel complimento da fare al nostro amico. Ora sono pienamente convinto di essere un seguace di MGZ, mio unico profeta e signore. Provate anche voi, magari vi piacerà.
VIVO IN UNA BOLLA LA NOTTE E’ PIU’ BELLAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

Le parole del sommo profeta – http://www.youtube.com/watch?v=rmZeVaH5OLw

Voto: 9

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