Glissando ‘With Our Arms Wide Open We March Towards the Burning Sea’

(Gizeh Records/Goodfellas Distribuzioni 2009)

Certe volte bisogna anche andare al di là del pregiudizio, avere la pazienza di scoprire cosa ci riserva veramente la vita. E nel caso dei Glissando direi che c’è tutto da guadagnare.
Sì, perché quando ho sentito che si trattava di un altro album post-rock, non nascondo di aver storto la bocca; riuscendo a malapena a digerire le ultime cose dei Gregor Samsa e vista la proliferazione incontrollata di gruppi della sorta, la mia voglia d’ascoltare con pazienza ‘With our arms wide open’ era proprio ai minimi termini.
E invece dopo la generica intro di We are depleting, con la piovosa e oscura With a kiss and a tear ero già catturato e la meravigliosa Floods non ha fatto altro che confermare la mia voglia di ascoltare sempre di più, forse per venire incontro a un umore tendente non proprio alla luce.
I Glissando sono un duo, Elly May Irving alla voce e Richard Knox (a capo della Gizeh Records), ma con l’aiuto di diversi collaboratori il loro non è mai un sound minimale; bensì minimo, portato avanti da strumenti che si perdono in echi senza tempo, riflessi su superfici d’acqua. E soprattutto, a differenza della maggior parte dei gruppi simili moderni, la voce della Irving è qualcosa da ascoltare, la sua qualità quasi eterea ma allo stesso tempo potente, portate avanti con decisione, quasi denunciante. Ti lascia senza fiato.
Ogni momento di ‘With our arms wide open’ è decisamente essenziale e importante, anche se spesso dilungato fin troppo per il loro bene, i sette minuti di drone che concludono Floods sono decisamente duri da mandar giù, ma il risultato è che l’album dei Glissando funziona sia come sottofondi per una notte particolarmente sentita, sia per un ascolto più concentrato, cosa che sicuramente apprezzo.
Da notare inoltre in Grekken la collaborazione di Dave Martin degli iLiKETRAiNS, a far da sepolcrale contrappunto all’angelica voce della Irving per osservare… “You made me kill myself”. Brividi.
Se consideriamo che questo album è il risultato della fine di una lunga relazione sentimentale tra Knox e la Irving, il tutto risulta ancora più carico di tensione e di malcelata disperazione. Ascoltare per credere. Stupendo.

Voto: 10

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