John O’Brien ‘Via da Las Vegas’

 

 

 

 

 

 

 

 

Di Marco Loprete

marcoloprete@libero.it

Tra i grandi scrittori americani dell’ultimo ventennio, John O’Brien non ha goduto in vita del successo e della considerazione critica che avrebbe meritato. Nato nel 1960, l’autore pubblicò “Via da Las Vegas”, suo primo romanzo, quando aveva trent’anni. L’11 aprile del 1994 il cadavere dell’autore fu rinvenuto nella sua casa di Beverly Hills: si era sparato un colpo di pistola alla tempia per sfuggire a quella gabbia di dolore che era la sua vita, segnata da una grave forma di alcoolismo. E pensare che solo due settimane prima aveva firmato il contratto per i diritti cinematografici del suo libro. Due anni più tardi, Mike Figgs portò “Via da Las Vegas” sul grande schermo, consentendo a Nicholas Cage di vincere l’Oscar come miglior attore protagonista. Gli altri romanzi che O’Brien aveva scritto nella sua breve vita – “Stripper Lessons” (di prossima pubblicazione sempre per la Minimum Fax), “The Assault on Tony’s” e “Better” – uscirono tutti postumi.

Ma torniamo a “Via da Las Vegas”. L’opera (finora inedita in Italia) racconta delle vicende di Sera (si scrive proprio così, con la “e”, come lei stessa precisa più volte nel corso del libro), una bellissima ragazza di ventinove anni che fa la prostituta a Las Vegas, e di Ben, alcolizzato all’ultimo stadio, un divorzio ed un licenziamento alle spalle, che, avendo lucidamente pianificato la propria morte, si trasferisce da Los Angeles a Las Vegas con l’intento di passare gli ultimi giorni della sua vita a bere di bar in bar. Dal loro casuale incontro nasce una tenera e casta storia d’amore. Ma qui non siamo in una fiaba: l’universo narrativo di O’Brian è cupo, violento, segnato dalla totale mancanza di speranza e da una sorta di passiva accettazione della tragica irreversibilità della propria condizione da parte dei personaggi. Il lieto fine non esiste per questi individui: essi hanno un passato di dolore alle spalle, un presente d’agonia e nessun futuro davanti.

Un romanzo struggente, poetico, bellissimo; l’opera di uno dei più grandi narratori contemporanei.

Link: Editore Minimum Fax, 2009