Luisenzaltro ‘Insicurezza sul lavoro’

(DaltroCuori Autoproduzioni 2008)

Dietro il moniker Luisenzaltro si cela Alessio Luise, scrittore e musicista giunto al suo quarto album autoprodotto con “Insicurezza sul lavoro”, sorta di concept album, derivato anche dalla personale esperienza “maturata” dopo dieci anni di occupazione presso un call-center, su problematiche ora più che mai attuali quali precariato, insufficienza di stipendi e salari e infortuni sul lavoro.
Il punto forte del cantautore milanese è l’abilità di manipolare le parole come tasselli di un puzzle, montandole, ordinandole e plasmandole a piacimento fino a comporre accostamenti dagli effetti semantici a tratti geniali: “la fortuna è cieca, l’infortunio è sempre più in vista”, “compilavi quel tagliando in tutte le sue parti, io da un’altra parte mi sto tagliando un dito in più parti”, solo per citare l’iniziale Agenzia interinale.
Un giocoliere delle parole che non stupisce però altrettanto dal lato musicale: basi elettroniche di matrice ’80 che dimostrano tutta la propria età, a far da tappeto ad un wave/pop dalle linee melodiche costantemente incapaci di stupire, lineari e monotone, in alcuni casi semplicemente brutte (ad esempio Cantieri). Viene da pensare a dei Bluvertigo a bagno in ammorbidente. E di certo non aiuta la registrazione, che tende ad appiattire ed impastare ogni singola sfumatura piuttosto che alimentare un magari efficace gioco di contrasti.
Viene naturale apprezzare l’abilità di giocoliere del lessico di Alessio Luise, più difficile è rimanere folgorati da uno solo dei tredici brani di “Insicurezza sul lavoro”: mai avuto a che fare con il Luise scrittore, ma l’impressione è che possa dare sicuramente di più su carta piuttosto che su disco.

Voto: 4

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Autore: alealeale82@yahoo.it