Valium Doll ‘There Was Something In My Drink’


(Ep Autoprodotto 2008)

Valium Doll è il progetto di una giovincella veneziana già attiva nell’underground lagunare come cantante dei Blank Symbol. E fin qui la stragrande maggioranza di voi (me stesso compreso) potrebbe dire: e con questo? Tuttavia il talento della nostra non è trascurabile: voce e chitarra delicati e semplici, debitrici del rock più intimistico di origine americana, veleggiante tra un’attitudine elettrica e atmosfere folk. Una fusione tra Cat Power, St. Vincent e Cristina Donà.

Sette tracce che scorrono via veloci, senza particolari cadute di stile né episodi memorabili, ma che lascia con un quesito: cos’è successo in questi venti minuti? Sia chiaro, il lavoro è coeso e piacevole, ma non lascia traccia. Troppo monocorde, scheletrico, ripetitivo rispetto ai suoi illustri riferimenti; tuttavia spingendo sull’acceleratore della sperimentazione (interessante il ritmo ipnotico ossessivo di The Line Of Nothing e la leggiadria malinconica marcata dall’uso del glockenspiel in Groundless) potrebbe saltare fuori qualcosa di interessante. Musica da meditazione, sottofondo di una notte tra viaggi lisergici e mistiche visioni

Voto: 6

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