(Black Candy Records/Audioglobe 2008)
Il quartetto dalla provincia ferrarese ritorna con questo disco (dopo i due ufficali e il live) a un gusto che non si vedeva dagli anni 80 dell’hardcore. E se da quelle parti bazzicano anche i Death Of Anna Karina ci sarà un motivo. Le influenze delle varie Youth of Today e della virata post di Fugazi e compagnia bella non sembrano aver stancato il trio, che propone un sound ormai storicizzato ma affrontato con piglio deciso e freschezza da vendere.
Il sentimento emo che traspare dai testi (riportati -com’è tradizione 90- fedelmente nel booklet) contrasta le sonorità aspre e post di alcune tracce, il solito trucchetto con cui tempo fa i Van Pelt ci hanno fatto innamorare. E allora se i generi non muoiono mai, qualche volta possiamo anche prescindere dal fatto che qui tutto è gia stato detto e lasciarci cullare nelle chitarre di Lands Apart, negli stop à la Battles di A Transition Era e nello speed hardcore di New Kids. Un bel viaggio pieno di ricordi e una sicurezza per il post-rock italo.
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Voto: 7
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