Kuroi ‘Ikon’

(Fuel Records/Alkemist Fanatix Europe/Self Distribuzione 2006)

Sarà che son terribilmente privo di umorismo, ma mi sfugge la battuta. I Kuroi, band veronese, suona nu-metal con due batterie, una chitarra, un basso e una vocina solita sporca/pulita.
E fin qui ok, saranno un po’ fuori tempo visto che perfino gli Slipknot c’han ripensato ma vabbè… quel che mi sfugge è il divertimento e l’umorismo che i cinque dicono di mettere nei pezzi.
I titoli saranno pure divertenti, (Eaten by King Kong, Sexy Blood), così come sarà divertente cantare un ‘succhiasucchiasucchia’ mentre il doppio pedale picchia sotto.
Ma all’ascoltatore che ha già sentito perlomeno due album nu-metal usciti negli ultimi dieci anni, che gliene cale?
Non ci sono, ovviamente, tecnicismi da sviscerare nè ci sono pezzi grandemente cantabili od orecchiabili.
Alla fine della fiera rimane ben poco su cui soffermarsi; sì, la produzione è di ottima qualità, il cantato pure (niente da dire sull’accento nemmeno!)… ma i riff non picchiano e il basso manco si sente.
Rimane tanto ritmo, vocalizzi sparacchiati qui e lì e, davvero, una lunghezza media dei pezzi esasperante. Il punto è che fare musica con l’intento di divertire e finire con l’annoiare a morte non è proprio un gran traguardo.
Non mi vien molto da ridere, non mi vien molto da dire su quale sarebbe il posto per un prodotto del genere nel 2008 e non ho molto da aggiungere.
Alla prossima.

Voto: 5

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