Princesa ‘J.p.’ e Andrea Rottin ‘Songs About Nightmares’

Di Marco Fiori

fiorak@virgilio.it

(Madcap Collective 2008)

In questa recensione sono inserite due produzioni della veneta Madcap Collective che, a parere di chi scrive, sono strettamente irrelate fra di loro (non solo per il fatto che la formazione dal vivo dei <B<PRINCESA< b>comprende – oltre al deus ex machina Giorgio Tempesta alla chitarra e alla voce – anche Andrea Rottin alla chitarra, al tamburino, al glockenspiel, alla voce; mentre in “Songs About Nightmares” il leader del sunnominato progetto rende il favore suonando in un paio di canzoni).
In “J.p.” Tempesta (il più “cant-autore”) si produce in nove brani apparentemente sommessi e carsicamente inquieti, che dalla psichedelia alla Syd Barrett della notevole Small o (a partire dall’inizio “rivoltato”) di Fight approdano all’accorata, dolorosa alterità “pop” di Elliott Smith: lampanti Flames e Listen. In questo senso i misurati arrangiamenti di Giorgio e del polistrumentista Lorenzo Tomio (e i parchi interventi di Simone Peraz ai suoni di sintesi e di Gabriele Piazza alla batteria) arredano un ambiente sonoro molto “americano”, anche grazie alla “registrazione” di Giulio Favero. Tale paesaggio appartiene in pieno anche ad Andrea Rottin, che magari in “Sound About Nightmares” carica i colori – acidi e psichedelici sia nelle illustrazioni di Mauro Mattiuzzo e Paolo Moretti che negli arrangiamenti di Rottin: sentire Sousedovic Pes – e le atmosfere rispetto al compagno di etichetta. Ritorna comunque in ballo il nome/nume tutelare di Elliott Smith: per descrivere Locked le note stampa parlano di Syd Barrett accompagnato dai Nirvana nell’Unplugged di New York (e il mai troppo compianto Smith era – anche – questo). Nel CD di Rottin la forma canzone tende comunque ad implodere, sfaldarsi.
Notevoli i contributi dei musicisti ospiti: segnaliamo il violino di Vittorio Demarin e la voce di Paolo Moretti nella succitata Locked, ma anche il “double bass” di Giorgio Tempesta in Ruski, Cat Song. “Ritorna” da “J.p.” anche Simone Peraz (soprattutto le tastiere di Looking Glass, ma anche gli spiazzanti fondali concreti allestiti con Tempesta in Gentle Voices).

Se volete contattare la Madcap: madcap@maledetto.it

Voto complessivo: 6

Madcap Collective: http://www.maledetto.it