N.A.N.O. ‘mondo/madre’

(Fosbury Records/Audioglobe 2007)

Strana creatura questo N.A.N.O. (acronimo di non si sa bene cosa dietro il quale si cela Emanuele Lapiana). Strana creatura perchè uno che mescola con tale disinvoltura beat danzerecci, chitarre indie, ritmiche drum’n’bass e melodie pop non può che essere definito altrimenti.
Il risultato di questa attitudine alla (con)fusione sonora sono canzoni bizzare come A.N.N.A., fatta di beat elettronici e parti rappate che si alternano a strofe morbide ed avvolgenti, l’electro-pop de Il Nano Svizzero (che nel ritornello forse ricorda un po’ i Subsonica), Canzone Di Cemento Armato, un invettiva contro la musica di plastica scandita da un battito elettronico e condita di chitarre indie; o ancora le delicate e malinconiche Limousine, Scaraventa (Cielo) e L’Assenza, So.ho, con la dolce melodia che poggia su beat grassi, la preghiera in forma di electro-rock di Alienostro (ancora un pizzico di Subsonica nell’aria) e la tesa ed ipnotica al tempo stesso Rotella.
Aggiungete a tutta questa ben calibrata varietà musicale dei testi spettacolari (da antologia quello di Alienostro) ed una produzione accorta (merito di Mauro Andreolli) ed otterrete uno dei debutti più singolari nell’asfittico panorama musicale italiano. Prezioso.

Voto: 8

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