Bleed In Vain ‘Everything Will Be Fine’

(Unicorn Records/Alkemist Fanatix Europe 2007)

Quando il pezzo migliore di un album è una cover, allora significa che c’è qualche problema. Dunque se il brano più intrigante di “Everything Will Be Fine”, seconda fatica discografica degli italiani Bleed In Vain (precedentemente noti come This Illusion), è un rifacimento di un pezzo di Billy Idol, Shock The System, è segno che nel disco qualcosa non funziona.
Cosa? Il fatto che nelle 13 tracce che lo compongono non vi sia ombra alcuna di innovazione. I Bleeed In Vain sono fondamentalmente una band di death metal melodico: urlacci gutturali (cosiddetto growling), chitarroni macho, sezione ritmica-panzer e ritornelli orecchiabili ed epici abbondano, col risultato che quello che dovrebbe essere un disco terrificante finisce con l’indurre allo sbadiglio.
Neppure si può dire che la bravura tecnica riesca a redimere la pochezza compositiva dell’opera: Dede (chitarra solista), Ena (chitarra ritmica), Kktz (basso) e Jack Dry (batteria) sono musicisti assolutamente ordinari (per non dire mediocri); Enri “Ukka” è si un vocalist dotato di una discreta personalità, ma l’originalità del suo registro è praticamente pari a zero.
Insomma, per quanto professionale nella confezione, “Everything Will Be Fine” è l’ennesimo disco di metal melodico, di cui non si sentiva assolutamente la mancanza. Noioso.

Voto: 4

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