Amélie Nothomb ‘Diario di Rondine’

La Sorpresa Della Ripetizione…

 

 

 

 

 

 

 

 

Di Aldo Piergiacomi

aldopiergiacomi@libero.it

Diario di Rondine
Amélie Nothomb
2006 Voland – collana Amazzoni
trad: Monica Capuani

In fondo può sembrare che lo schema sia un po’ ripetitivo…

Per chi è abituato ai romanzi della Nothomb infatti anche stavolta ritrova molti
dei suoi temi abituali (identità e nomi, sentimenti e rapporti interpersonali,
senso della vita e valore della morte ecc. ecc.) che come al solito vengono
appena abbozzati, accennati, da intuire. Il resto del lavoro è affidato al
lettore che lo deve svolgere in base alle sue specifiche sensibilità… (che sia
per questo che alcuni la adorano e altri invece la disprezzano?)

E poi ancora una volta c’è un sorprendente inizio che in poche battute ti
catapulta all’interno della vicenda dove tutto, anche la cosa più assurda ed
efferata, sembra plausibile e naturale… c’è l’immutabile asciuttezza dello
stile come pure la brevità di tutto il romanzo che ti coinvolge anche perché è
concentrato in poche pagine da leggere tutto d’un fiato…

E quindi dovremmo essere già preparati e potremmo pensare di lasciar perdere
ancora prima di cominciare con uno dei nostri soliti motti snob del tipo “è la
solita Nothomb”… ed invece… cominciamo a leggere le prime pagine e già
sentiamo affinità con quel killer che per riuscire a vivere ha dimenticato di
stare ad ascoltare le proprie sensazioni….

Perché anche noi, a volte, sentiamo che il mondo ci scorre vicino senza darci
più quel brivido che sarebbe naturale ed allora per sentirci un po’ vivi
cerchiamo l’estremo, l’inconsueto, ciò che ci scuote… ed in questo come
piccoli killer di professione spesso sacrifichiamo gli altri in nome del nostro
ego e delle nostre piccole esigenze…

Ma il romanzo stavolta ci indica una via di uscita. Ciò che può dare un senso
alla nostra vita è la scoperta dell’altro è il confrontarsi con chi ci circonda
è il mettersi in gioco relazionandoci con i sentimenti di chi è diverso da
noi…

Che tutto questo poi avvenga per mezzo della scrittura aggiunge chiaramente
altri significati e sovrastrutture… perché stavolta la scrittura è preziosa
anche perché è unica e segreta… il mezzo per la nostra epifania è un diario
che non deve essere letto appunto perchè svela la nostra intimità e chi la
scopre corre il rischio o di violentarci uccidendoci o di amarci rispettandoci e
facendoci rivivere nella propria di vita….

E così ancora una volta la Nothomb ci ha accompagnato alla scoperta di alcune
delle cose importanti della nostra vita e ancora una volta ci ha solo avvicinato
dato lo spunto… ancora una volta, come sempre, il percorso da compiere è tutto
nostro!

Buon viaggio a tutti…