Ollie Byrd ‘Barrel O’ Fun’


( Stereotypes records 2007)

Il potenziamento dei mezzi di comunicazione ha, secondo me, complicato la fruizione della musica. Si hanno talmente tanti input che diventa difficile riuscire a dare il giusto peso a quel che si ascolta. Ma, a volte, persino in quella selva che si chiama My Space si può essere colpiti da una fulminazione. Non ricordo nemmeno come abbia interagito con Ollye Byrd, chi dei due abbia “addato” l’altro. Ma so solo che ascoltando il brano Elettricity, guarda caso, una sottile vibrazione ha percorso la mia schiena. Contattata l’etichetta ho potuto ascoltare tutto il disco. Un piccolo capolavoro. La prima allegoria che mi viene in mente è questa: mettete un Daniel Johnston con più tecnica, capacità di utilizzo della registrazione, più convenzionalità nei brani, ma soprattutto meno low – fi nelle sonorità. Ed una grande, grande ispirazione. Avrete, come risultato, questo “Barrel o’ fun”, disco intenso, cantautoriale e grunge insieme. Dai pezzi pregni come Arrives A Girl, con la chitarra riverberata ed un ampio respiro dentro, o come Couple Skate, in bilico fra Neil Young e Motorpsycho. Atmosfere diverse, per un disco che ti prende e le cui canzoni riascolteresti più volte volentieri. Trasportato dalla voce di Ollie, ottima anche nei duetti più melodici ed in brani meno originali come in Chaka Kan. Speriamo che si sbrighino a sdoganarlo in Italia, così potremo vederlo dal vivo.

Voto: 8

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Autore: emmenne76@tele2.it