Anything But Yours ‘Welcome To Karoshistan’

(San Martin Records 2006)

Dopo il loro debutto nel 2004 con “The Doctrine Story EP”, ritornano i tedeschi Anything But Yours con il loro hardcore/post hardcore incentrato sulla stupidità umana che brucia tutto e non si ferma mai.
Il qui presente album “Welcome To Karoshistan” è in realtà stato registrato due anni orsono, ma vede la luce in Italia solo di recente con la distribuzione da parte della San Martin (e la Daredevil Records in Germania).
Che i quattro abbiano maturato una più che discreta esperienza in campo si sente quasi subito con la prima canzone dopo la intro Terror Des Hommes: ritmi complessi, riff angolari (Our Serenades) e attacco vocale brutale da tutte le parti.
Quello che però si nota quasi subito è che quando tentano invece qualche incursione in campo più sperimentale, non riescono altrettanto bene e potrebbero finire con l’annoiare. Probabilmente non sono ancora riusciti a trovare un loro modo d’esprimersi in quel senso; ma non è niente di drammatico, visto che di pezzi propriamente post hardcore ce ne sono ben pochi.
Ottima la produzione che fa risaltare il gran lavoro ritmico; nota di demerito invece per l’artwork che sembra davvero amatoriale con testi illeggibili (causa carattere violaceo e sfondo ricamato) e retrocopertina piuttosto sfocata.
Un discreto debutto non particolarmente originale ma comunque interessante; nel frattempo i quattro tedeschi continuano a lavorare su nuovi pezzi e sicuramente risentiremo parlare di loro presto.

Voto: 7

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