Sofia ‘L’Intangibile Voglia’


(Autoproduzione 2006)

L’idea alla base di questo disco dei Sofia, band anconetana formatasi nel ’97 e nel frattempo ritornata alla sua antica denominazione, Sister Drew, è quella di prendere l’indie rock nostrano (Afterhours e Marlene Kuntz, tanto per intenderci) e edulcorarlo con un bagno in sonorità decisamente pop, un po’ come se Cremonini riscrivesse qualche pezzo di Manuel Agnelli.
Le sei tracce che compongono questo “L’Intangibile Voglia” rivelano infatti un mood teneramente malinconico, tipicamente cantautorale; la rabbia è frenata, trattenuta: esplode solo in Ieri e nella lunga (oltre otto minuti) Il Dialogo, forse preannunciata da qualche spunto chitarristico (il finale di Vorrei, ad esempio).
Niente di fondamentale, va detto, ma nell’insieme non disprezzabile, se non altro perché Michele Rosi (cantante-chitarrista, autore di tutto il materiale) ci risparmia tediose elucubrazioni sul (non)senso della vita e sul marciume contemporaneo per concentrarsi sulle piccole ossessioni che muovono il suo mondo.
Con un po’ più di cura nella scrittura dei testi (e nel canto, altra nota dolens), e una buona dose di coraggio in più, i Sofia (o Sister Drew) possono insomma fare buone cose. Da tenere d’occhio.

Per Contatti: Michi.Rosi@libero.it

Voto: 6

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