Contraddiction Show: ‘Fermare il tempo’

(Senza Culo Records/Alkemist Fanatix Europe 2006)

Sebbene il quartetto di Reggio Emilia sia da lodare per l’impegno di promozione di materiale proprio (in barba a tutti i cazzoni che immeritatamente guadagnano ingaggi su ingaggi a suon di cover) e per l’atteggiamento con cui si pongono nei confronti della loro passione, non si può dire altrettanto riguardo la musica che esprimono. Beninteso: chitarra e sezione ritmica viaggianti sull’orlo della sufficienza mentre per quanto concerne la parte vocale c’è ancora molto lavoro da fare (e non è detto che alla fine se ne possano raccogliere i frutti). Cinque i brani proposti, tutti all’insegna di un neanche tanto inconsueto incrocio tra crossover e certo hardcore melodico di chiara influenza Rage Against The Machine-Soundgarden. L’iniziale La Nuova Repubblica (invettiva contro il solito amatissimo Silvio) e Trap on the net gli episodi migliori. Non convince assolutamente il cantato (in alcune composizioni si alternano italiano ed inglese), che però non definirei banale, quanto… ingenuo; una sorta di rap a volte incespicante in una sintassi un po’ sbilenca al contrario della parte strumentale che, se praticamente mai originale e quindi piuttosto scontata, riesce senza tanti problemi a tenere in piedi la baracca

Voto: 3

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