Kelvin ‘8×8’

(Sweet Teddy Records 2006, Cd-r 3″)

Nuovo guizzo dei Kelvin, sempre per la promettente Sweet Teddy. Nella precedente uscita l’intera raccolta del materiale

registrato dal duo, questa volta invece un assaggino di carne fresca: dischetto 3″, quattro tracce registrate in analogico in un

pomeriggio soltanto, sette minuti di musica, ma tanto basta a Woolter e Anna per dare conferma alle nostre lodi sperticate.

Niente di nuovo, i soliti terroristi sonici, ma in fondo, non è così che ci piacciono?
Un estratto da “La classe operaia va in paradiso” con il grande G.M.Volontè (e colonna sonora superba di Morricone) apre

l’iniziale Me sò ciamà pentio, che non ci mette nemmeno dieci secondi dalla prima nota a bombardare: hc e noise, ovvero

spigoli tanti, casse sfondate e carrellate di nervi scoperti. E così si continua: Ea coa del musso, che fila più liscia ma

è ancora più incazzata, se possibile; Hey, spazzatura albiniana da manuale, e per finire Scusa se me peteno, che se

fosse umana sarebbe qualcosa tipo un assassino colto da dubbi e crisi di misticismo sul più bello, o qualcosa del genere, ci

siamo capiti, forse.
Il viaggio parte dal cinema e finisce nel cinema, tanti decibel di rumore che accompagnano le sfuriate di Robert Loggia in “Strade Perdute”, che trip di film, pazzo Lynch. Ma torniamo ai nostri.
Sempre i soliti, o quasi. Sempre sporchissimo da fare impressione, il suono, non loro. Sempre i soliti grandi Kelvin, rinoceronti

col fango fino alle orecchie.

Voto: 8

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Autore: alealeale82@yahoo.it