X-Mary ‘A Tavola Con Il Principe’


(Autoproduzione LMC 2006)

Gli X-Mary sono uno stralunato combo composto da Cristiano (voce), Luca (chitarra), Mattia (batteria) e Luca (basso) che suona una miscela di punk-hardcore e pop “made in Italy”, con qualche scorribanda in territori funky, latin e jazz, il tutto in chiave demenziale.
L’apertura di questo “A Tavola Con Il Principe”, che segue di due anni l’esordio di “Day Hospital”, è affidata ai 45 secondi di pura adrenalina punk (marca ’77) di Avellino Soundcheck, cui seguono la demenza di Zucca, un ballabile latin storpiato come solo un gruppo di isterici potrebbe, la swingante Al Mercato e Countrygrind, che alterna un arpeggio country-folk a brutali sfuriate metal. In Cristiano Cristiana fanno capolino persino gli Smiths, riveduti e corretti alla luce della demenzialità degli Skiantos (il testo parla di un viaggio a Casablanca per un cambio di sesso…), mentre Mare Spera è imperniata su un riff funky. Ospedale Maggiore è una ballad pop con coretti demenziali e chitarrina schizofrenica; Son più bella io o sei più bella tu?, invece, alterna punk e reggae. L’enfasi amorosa parodistica di Massimo (una presa in giro della ballatona alla Vasco Rossi), precede le durezze marziali di Kiss Me Kiss Me Kiss Me Kiss Me Kiss Me e la nevrosi di Venti secondi sopra Tricase, due hardcore a rotta di collo.
Negrogrind è spettrale e schizofrenica, con i suoi innesti di sax psicopatico ed il suo incedere minaccioso che culmina poi in un finale urlato e rumoristico – il tutto concentrato in poco più di un minuto e venti secondi. Le Tre Bellezze Della Vita, nonostante il suo appeal da Zecchino d’oro per famiglie disfunzionali, è deboluccia: la salva l’idea del solo folk di flauto. Della trascinante Tamara Punk Rock sarebbero fieri i Ramones; Dal Parrucchiere è la bossa nova degli idioti, mentre Donnez-moi Une Cigarette parodia le marcette militari e l’ottimismo dei politicanti che si riempiono la bocca con la parola “pace”. Il Mio Ragazzo E’ Pieno e Giambattista Vico chiudono il disco all’insegna del funk.
Autoprodotto su etichetta LMC, con l’aiuto di Full Blast, Be Here Records, K Collective e Rebel Kid Music, “A Tavola Con Il Principe” è una raccolta interessante, divertente, ricca di idee: l’unica cosa che si può rimproverare ai quattro componenti degli X-Mary è la superficialità di alcuni momenti, in cui la carica demenziale sembra essere francamente eccessiva e finisce con l’irritare l’ascoltatore. Apprezzabile, però, l’intento di non emulare i mirabili pastiche sonori dei Fantomas (anche perché tener testa a un genio come Patton sarebbe stato impossibile) e cimentarsi con una scrittura in cui “ogni canzone fa genere a sé”: ciò denota, se non altro, l’intenzione di non rivolgersi a “facili” appigli e sguinzagliare la fantasia alla ricerca di nuove alchimie. Bravi.

Voto: 7

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