Tom Verlaine ‘Songs And Other Things’


(Thrill Jokey/Wide 2006)

Forse rischierò di essere crudele e non del tutto esplicativo ma la cosa migliore del lavoro di Verlaine, voce storica dei Television, rimane la graziosa copertina. Tra le collaborazioni si nota anche la presenza di Fred Smith, bassista della vecchia band.
L’album inizia pigro con A Parade In Littleton, strumentale innocua e interlocutoria, poi affiora l’istrionica voce di Verlaine in Heavenly Charm che si muove tra effetti chitarristici non molto convincenti ed un sound che sa un po’ di cose datate.
Finalmente l’album comincia a prendere quota con un trittico di tutto rispetto : Orbit, oscura ballad molto New York fine 70, Blue Light, uno dei pezzi migliori dell’intero lavoro, e From Her Fingers che non può non ricordare i cugini Velvet Underground.
Nice Actress dà in’altra perfetta immagine del disco: scorre ma non colpisce mai a fondo; il sound è curato, c’è un bel giro di basso ma sembra quasi trascinarsi pigra e senza troppa convinzione. La maggior parte dei pezzi sembra mancare di ‘vera necessità’ e vivere di molto mestiere e un pizzico di ispirazione come in Shingaling per esempio.
All Weirded Out si muove su territori rock-blues e The Day On You è un altro tentativo abbastanza ben riuscito di rialzare le quotazioni dell’intero lavoro, malgrado una chitarra non proprio memorabile.
Tirando le somme Verlaine ci ha regalato un disco abbastanza interlocutorio con alcuni centri e diversi colpi da buon mestierante ma non da primo della classe. Qua e là non mancano buoni spunti ma penso che fosse lecito pretendere qualcosa di più tenendo conto che non siamo di fronte all’ultimo arrivato.

Voto: 6

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Autore: leonardzelig@tiscali.it