Lamezia Jazz

Due Importanti Appuntamenti Firmati Lamezia Jazz. Click Per Infos.

 

Dopo il successo del Seminario sulla Danza e sulle Percussioni Africane, tenutosi dal 4 al 6 agosto 2006, presso il teatro Umberto di Lamezia Terme, l’Associazione Musicale Bequadro ci propone, in collaborazione con “Lamezia Jazz” due importanti serate di grande musica, in un entusiasmante viaggio nel mondo del jazz italiano in compagnia di Enrico Rava  e degli High Five, concerti inseriti nell’ambito della programmazione Lamezia Summertime, voluta dal comune di Lamezia Terme per questa estate 2006.

 

Il primo appuntamento è per Sabato 26 Agosto 2006 ore 21.30 Piazza Diaz a Sambiase con

ENRICO RAVA meet RICCARDO FASSI QUARTET
(Enrico Rava – Tromba & Flicorno Daniele Scannapieco – Sax tenore Riccardo Fassi – Pianoforte Francesco Puglisi – Contrabbasso Lorenzo Tucci – Batteria).

 

Il secondo appuntamento con il grande jazz italiano è per Domenica 27 Agosto 2006, alle ore 21.30, Piazza Diaz a Sambiase, con
HIGH FIVE
(Fabrizio Bosso – tromba Daniele Scannapieco – sax tenore Luca Mannutza – pianoforte Pietro Ciancaglini – contrabbasso Lorenzo Tucci – batteria)

 

Mezzo secolo di jazz vissuto tra Torino, l’America e la Liguria, quello di Enrico Rava, in cui esperienze personali e professionali si intrecciano dando vita ad un vero e proprio romanzo con momenti avventurosi, serate meditative e situazioni comiche. «Suona solo le note necessarie. Le altre cerca di non suonarle»: questo il consiglio che l’amico João Gilberto dava a Enrico Rava quando erano insieme a New York, negli anni Settanta. Un consiglio difficile da seguire per un uomo dalla personalità prorompente e dalla creatività fertilissima, una scelta irrinunciabile per un artista che voglia distillare pure emozioni nella sua musica.
La musica di Enrico Rava è un tuffo appassionato in una vita vissuta sul filo del jazz e dell’improvvisazione.

È interessante, infatti, lo sguardo dell’adolescente di buona famiglia nell’Italia del dopoguerra che cerca di liberarsi dal provincialismo culturale provocato dal ventennio fascista. L’America è il grande punto di riferimento e la letteratura è la prima porta che si apre per avvicinarla: Francis Scott Fitzgerald, Ernest Hemingway e poi Allen Ginsberg, Jack Kerouac. Ma anche un occhio all’Europa, all’esistenzialismo francese, Jean-Paul Sartre, Simone de Beauvoir e poi Thomas Mann.

le sue note ci restituiscono intatte atmosfere senza tempo, naturali, tradotte con uno stile immediato ed efficace. Musicista rigoroso e strumentista raffinato, questo poeta della tromba è anche un sensibile ed abile compositore, amante del jazz, ma capace di suonare nei più disparati contesti e di fondere nel suo personalissimo stile influenze musicali molteplici, dalla musica sudamericana al funk, al rock.

 

 

Gli High Five rappresentano una delle realtà più solide dell’attuale felice stagione del jazz italiano. Il segreto del loro successo sta in una musica che affonda le proprie radici nella più sanguigna scuola hard bop, quella di indimenticati e indimenticabili maestri come Art Blakey e Horace Silver. Sotto la guida di due giovani ma ormai più che esperti musicisti quali il trombettista Fabrizio Bosso e il sassofonista Daniele Scannapieco, gli High Five percorrono la strada maestra del jazz con una sezione ritmica scalpitante che fornisce ai due fiati un supporto impeccabile e nel contempo dinamico.Una formazione, a detta dei più, straordinaria, tra le migliori attualmente in attività nel nostro Paese, composta da giovani talenti ampiamente affermati nell’ambito della nuova scena jazz.Il jazz degli High Five è musica fresca, potente, innovativa e piena di energia, dove swing e melodia sono elementi dominanti del loro sound: per questo, durante i loro, sempre affollatissimi, concerti, convincono gli ascoltatori di jazz più esigenti, ma attraggono contemporaneamente anche il pubblico più incline al pop.La front-line è composta dal trombettista Fabrizio Bosso, vincitore di importanti trofei nella categoria giovane talento Italiano (Django d’Or 2002 e Top Jazz 1999) e dal tenorista Daniele Scannapieco, vincitore del Django d’Or 2003, affermato nel panorama del jazz internazionale grazie alle collaborazioni con Dee Dee Bridgewater e Henri Salvador.Luca Mannutza, Pietro Ciancaglini e Lorenzo Tucci, rispettivamente al pianoforte, contrabbasso e batteria, costituiscono una ritmica solida e compatta, dotata di ottimo interplay, capace di creare geometrie articolate e raffinati accompagnamenti sui quali i due solisti possono esprimere al meglio le loro pirotecniche potenzialità.Il gruppo si è esibito nell’ambito di importanti festival a livello internazionale come Paris Jazz Festival 2003 (Parigi), Umbria Jazz 2003, Clusone Jazz Festival 2003, Teano Jazz 2003, ecc.High Five ha all’attivo due dischi entrambi prodotti da Via Veneto Jazz / EMI: “Jazz for more…” (2002) e “Jazz desire” (2004).Due concerti davvero unici da seguire con interesse, per il loro vero spessore artistico e per la loro effettiva vitalità culturale.

Due appuntamenti che danno un vigoroso  impulso al panorama del jazz in Calabria; un omaggio al numeroso pubblico che segue da anni i vari concerti che, con entusiasmo e passione, Lamezia Jazz e l’Associazione Musicale Bequadro ci propongono.

Info: 0968.442864 – 339.8309044