Legendary Pink Dots ‘Your children placate you from premature graves’

(Roir / Goodfellas 2006)

L’ennesima uscita di Edward Ka-Spel e soci non può che confermare quanto di buono fatto finora.
Le strade battute rimangono sempre le stesse: quelle che congiungono la wave a certo avant-garde.
Sperimentazioni psichedeliche sull’asse Tuxedo Moon-Current 93, sketch da cabaret, tenebrose atmosfere squarciate da sax suggestivi, madrigali per voce e chitarra acustica che riportano alla mente il fascino arcano del goth-folk di Paul Roland.
Per carità, non si discute i Legendary Pink Dots. Bravi lo sono, originali pure, leggendari, se non lo sono già, lo diventeranno presto. Il fatto è che, data la tipologia e la durata prolissa (64 minuti!) della loro musica, quest’album costituisce una di quelle mattonate che, onestamente, solo di rado si ha voglia di ascoltare.
Disco non per tutti.

Voto: 6

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