Velma ‘la pointe farinet 2949 m.’


(Monopsone 2005)

Rintracciare la musica dei tre Velma a punta Farinet non è impresa da poco: è un sentiero oscuro ed inquietante che conduce fino a 2949 metri d’altitudine. L’inspirare e l’espirare prima lentamente poi via via più affannosamente, diventano, lungo il tragitto, segnali di una gestualità ossessiva che le andature di brani come Voices of ether e No risk to be taken sembrano voler ricalcare.
L’acustica Sleeping underwear insieme alla conclusiva Run segnano uno stop: sono le uniche eccezioni in un lay-out formalizzato su linee guida melodiche ipnotiche.
Un cantato dagli accenti teutonici, spesso molto più simile ad un recitato monocorde (32 officies e 100% sure) accentuano lo stato complessivo di straniamento prodotto dall’album. L’effetto voluto e cercato è sicuramente ottenuto.
Imbattersi in Velma in stati fisici precari non è consigliabile; gli “stemmi” impressi dagli svizzeri nei timpani dei loro fan possono “indurre” crolli psichici.

Voto: 6

Link correlati:www.velma.ch

Autore: carbeman@virgilio.it