(Lampse/Baked-Goods/Wide 2005)
Lee Norris è un personaggio che non necessita certo di presentazioni per chi segue un minimo la scena elettronica e non ha trascorso gli ultimi anni su Marte (o peggio, fossilizzato sulle solite grandi labels). Musicista in prima persona coi moniker Metamatics, Norken, Man-Q-Neon nonchè fondatore della Neo Ouija, (ottima etichetta licenziataria di artisti giovani e molto interessanti, chiusa a fine 2005 alla sua trentesima uscita) è sicuramente uno di quelli che hanno contribuito alla realizzazione della recente scena elettronica, soprattutto inglese, nelle vesti al tempo stesso di produttore, regista e attore protagonista. Lo incontriamo adesso come Nacht Plank a registrare l’esordio della (sua?) etichetta Lampse, un progetto molto sperimentale e abbastanza lontano da quanto proposto fin’ora dallo stesso autore. Abbandonati completamente i beats e le strutture geometriche, qui l’attenzione si concentra su soundscapes aperti e apparentemente infiniti. Vecchi nastri risuonati allo sfinimento, strumenti elettrici filtrati sino a renderli irriconoscibili, sintetizzatori analogici ed una sapiente opera di decostruzione sonora danno vita alle undici composizioni di questo ‘Septs Vents’.
Carhaix Nonant è una leggera brezza mattutina che arriva improvvisa e accarezza, svanisce prima che possiamo rendercene conto lasciandoci un senso di amarezza e il desiderio di riprovarci, e questa volta cercare di afferrarla. Vire aggiunge reminiscenze glitch ai loop processati che si ripetono senza mai sembrare uguali, la linea melodica è totalmente assente, si percepisce chiusura e oppressione, ma non è affatto spiacevole. Tocca alla chitarra essere “maltrattata” in Rijhwoude, un’operazione così decisa e pesante da frammentare le vibrazioni per ricomporle come una nuova entità, adatta a trasmettere le visioni cupe ed irreali dell’artista. Brasparts ricorda i primi tentativi di estetica glitch con risultati molto vicini alla pratica del cosiddetto cd-skip (gli album di Markus Popp su tutti) combinandoli con repentine aperture ambient per creare un effetto di contrasto.
Una bella prova, ennesima dimostrazione di talento di Norris, e soprattutto un ottimo inizio per la Lampse, etichetta sulla quale vengono adesso riposti i migliori auspici per le pubblicazioni future.
Voto: 7
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