Slowmotion Apocalypse ‘My Own Private Armageddon’


(Tribunal records / Goodfellas) 2005

Piacevolmente inatteso questo bel debutto degli italiani Slowmotion Apocalypse, che hanno da poco firmato un contratto con la Tribunal Records. I cinque, provenienti da gruppi hardcore e metal come i To Die For (da cui provengono il batterista e il secondo chitarrista) e Slapsticks, mettono la loro esperienza al servizio del death metal di scuola svedese At The Gates, che dicono sia il loro genere preferito.
Quindi se da un lato troviamo del death tecnicamente ottimo (grazie anche a un lavoro ritmico davvero di gran effetto di Tommaso Corte), dall’altro non mancano i pesantissimi fraseggi dell’hardcore. Difficile non segnalare anche pezzi sonoricamente meno violenti come Psychic War 2.0, arricchita da un assolo di chitarra davvero pregiato, o anche i cambi di ritmo in Through The Flesh. Notevole anche la presentazione di “My Own Private Armageddon”, soprattutto encomiabile la pubblicazione dei testi nel booklet, visto che risultano davvero necessari per capire su quale aspetto della vita umana stia urlando Alberto Zannifer.
L’album viene poi servito di una produzione davvero impeccabile di Riccardo Pasini, già conosciuto per il lavoro con gli Ephel Duath o i Reprisal, che ne enfatizza la potenza senza però appesantire eccessivamente i bassi. Imperdibile per gli appassionati del genere e per chi ancora non crede al metal italiano di qualità.

Voto: 8

Link correlati:Homepage band

Autore: nukep@inwind.it