Don’t Mess With Texas ‘Don’t Mess With Texas’

Fino a qualche giorno fa, credevo che la Croazia fosse un sinonimo obbligato di vacanza estiva ; sarò ignorante e superficiale, ma a smentire questo pseudo luogo comune avevo bisogno dei Don’t Mess With Texas, band proveniente da Zagabria, dedita al rock strumentale assemblato con chitarra, basso, batteria e piano. L’omonimo esordio è composto da sei movimenti dal suono asciutto, contemporaneamente economico ed estremo, giocato sulle atmosfere e i suoi contrasti, passando da situazioni di trance ad evoluzioni chitarristiche incendiarie e viceversa. Ogni strumento ha un ruolo ben delineato che porta avanti dal primo all’ultimo secondo: il piano è l’elemento ipnotico, minimale ed ossessivo, spalleggiato dalla sezione ritmica che rafforza la circolarità e le impercettibili evoluzioni. La chitarra è la prima donna, colei che detta umori e dà fisicità al disco: s’invola in fughe epiche, si arrampica inferocita in verticale, trafigge le nuvole e con un giro della morte si scaglia come un fulmine sulla terra e si dirama su tutti gli elementi metallici per poi abbandonarsi e morire tra i tasti bianchi e neri. Esordio, più che convincente, coinvolgente!

Voto: 7

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Autore: danielecintio@hotmail.it