Jane ‘Berserker’

(Paw Tracks / Goodfellas / 2005)

Una sensazione di inquietudine e improvvisamente si è al centro di uno scenario post-industriale, la desolazione urbana di film come ‘All Tomorrow’s Parties’ di YU Lik Wai, poi gli echi di un dolce lamento cantato tutt’intorno. Berseker è la titletrack voluta da Noah Lennox (ovvero Panda Bear, già membro degli Animal Collective) e Scott Mou (dj newyorkese), titolari del progetto Jane che esce per l’etichetta di casa, la Paw Tracks, label fondata per pubblicare i lavori del collettivo come pure dei singoli elementi (‘Young Prayer’ dello stesso Panda Bear ne è stato un ottimo esempio).

Quasi un’ora di magma sonoro distribuito in sole quattro tracce dalla natura troppo eterogenea a causa, forse, della registrazione non contemporanea del materiale poi ri-assemblato e racchiuso in un digipack che si dimostra noir sin dall’artwork (dello stesso Mou).

Agg Report è l’affacciarsi di un beat che, per quanto abbastanza piatto e monotono, rappresenta un tentativo di ricerca degli elementi della musica dance robotica delle origini (come dichiarato dagli stessi autori). Schegge di pianoforte e campionamenti di voci soffuse in una trama ambient impalpabile e abbastanza inutile.
Più interessante si rivela la successiva Slipping Away che opera un riuscito connubio tra le inflessioni tipiche della techno minimale e i frammenti sonori di stampo industriale, la voce di Panda Bear in questo caso è perfetta nel commentare le visioni decadenti e psichedeliche del duo.
Il cerchio si chiude con Swan e i suoi quasi 25 minuti (!!!) di drones, rallentamenti di tempo, lunghissimi pad di organo e dilatazioni vocali. Surreale.

“We’re not alone yet” recitano infine le note di copertina e suona un po’ come un messaggio di speranza, lanciato dagli stessi artisti, a voler continuare il loro viaggio alla ricerca di nuove forme di comunicazione nella musica.

Voto: 6

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