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Cineboom lista lettori # 6 / 2005

 

«Condivido la gioia di questo momento con gli attori arabi e israeliani, la pellicola nasce da una loro necessità, io sono stato solo un mezzo».

 

Saverio Costanzo
 

 

Cari cinefili, care cinefile,

se word non la pianta di scambiarvi per cinofili questa newsletter non andrà molto lontano.

Allora, disattiviamo questa cavolo di correzione automatica ed andiamo a ricominciare, ho un sacco di novità di cui parlarvi.

 

Sapete, sono terribilmente irritato dall’aumento delle tariffe elettriche. E non solo da quello, sono terribilmente irritato per un sacco di motivi ed il guaio è che sono tutti estremamente validi.

Se dovessero aumentarmi anche i biglietti del cinema probabilmente urlerei.

So per certo che anche molti di voi sono terribilmente irritati, sempre per un mucchio di motivi, lo so perché quando giro per strada noto un tasso di litigiosità estremamente aumentato rispetto al passato: vecchiette che litigano con papaboys, boyscout che picchiano vigili del fuoco, crocerossine che strappano i capelli a maestre dell’asilo, ormai il malumore dilagante non risparmia niente e nessuno.

Sono così irritato da aver avvertito l’esigenza di uno spazio per litigare con il mondo al di fuori delle sale cinematografiche, così, fra il tripudio dei redattori entusiasti, nasce Cineboom Blog.

Tuttavia… posso testimoniare che la vita è pur sempre imprevedibile e talvolta regala qualche sorpresa sconcertante.

Capita così di ritrovarsi nella propria casella di posta una lettera di un autore che ha letteralmente fatto una bella parte del cinema italiano, diciamo che è farina del suo sacco una fetta composta da un centinaio di pellicole.

Ovviamente così su due piedi si pensa ad uno scherzo, al quel tuo amico comasco che rosica per il successo del sito e cerca di giocarti un tiro mancino mica da ridere, ed invece no, mail dopo mail ti accorgi che è tutto vero e che avrai l’onore di ospitare sulle pagine del tuo bel sito rosa un mito vero e proprio, uno che ha scritto per Totò, mica pizza e fichi: Pipolo, ovvero Giuseppe Moccia, protagonista assieme a Castellano di un’avventura artistica a spasso per la commedia lunga ben cinque decadi.

Non ci credete? Ok, in effetti lo abbiamo rapito e lo costringiamo a scrivere per noi, anzi, se i familiari stanno leggendo questa mail faranno bene a seguire ogni quindici giorni la rubrica Popolo & Pipolo, comunicheremo là le istruzioni per rivedere Il loro caro sano e salvo.

 

In attesa di ricevere il riscatto però vediamo di estorcervi, smerciando un po’ di creatività, un pugno di dollari utili a finanziare la nostra libertà. Volete capi di abbigliamento e gadget estremamente alla moda ed incredibilmente esclusivi? Pensate che Cavalli, prima di prendere una matita in mano, debba seriamente cercarsi un parrucchiere non alcolizzato? Sperate che Dolce & Gabbana non si vestano più nemmeno l’un l’altro?  Andrew Cunanan è stato uno strumento di una volontà superiore? Bene, visitate il nostro negozietto: Cineboom Shop.

Ah, e tornateci spesso, aggiungeremo articoli sempre nuovi.

 

 

Se poi non siete ancora stati rapiti da tutte queste novità sbrilluccicose potete sempre leggervi gli articoli, eh, razza di cinefili scorbutici che non siete altro:

 

– … e io modestamente lo nacqui

– C.R.A.Z.Y.

– Bubble

– Fragile

– Espelho Màgico

– Brokeback Mountain

– La Damigella d’Onore

– Alina Marazzi

– E noi che ci ispiriamo a loro…

– Viva Zapatero

– Ora capisco perché scrivono per Cineboom

 

 

A presto e buon cinema a tutti.

 

 

 

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La redazione.
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