Lorella Rotondi ‘La Misura Del Canto’

Il Percorso Poetico Di Lorella Rotondi Da “Gradini di vetro” A “La misura del canto”.

 

Di Cristina Contilli

cseqco@tin.it

Lorella Rotondi è nata a San Benedetto del Tronto nel 1961, ma vive a Firenze. Si è laureata in lettere presso l’Università di Perugia con una stesi in storia della critica letteraria. Insegna in una scuola media a Greve in Chianti.
Nella sua formazione sono stati importanti autori come Pavese, Pirandello, Penna, Tondelli, Hughes, Witerson, Berberova.
La sua prima raccolta di poesie intitolata “Gradini di vetro” è stata pubblicata nel 2001 dalla Stamperia dell’Arancio di Grottammare.
Nell’introduzione a “Gradini di vetro” Lorella Rotondi scrive per spiegare il senso della propria raccolta: “In questa età di mezzo, come ebbe a chiamarla l’amico e poeta Piersanti[il poeta pesarese Umberto Piersanti], si fa un bilancio di ciò che siamo e di ciò che siamo stati. E per chi ha preso appunti per via inevitabilmente è il momento di rileggerli, magari non da soli perché si inganna meglio il tempo in buona compagnia.”
Nel 2003 è uscita la sua seconda raccolta di poesie intitolata “La misura del canto” in cui resta essenziale il rapporto scrittore / lettore. Il lettore, infatti, “interpreta, comprende, quanto può, fa sue come un oggetto, le parole, i versi” (dalla postfazione).
“La misura del canto” fa parte della collana “Il caffé letterario” pubblicata a cura dello storico caffé fiorentino Le giubbe rosse.
Nel sito delle Giubbe rosse la raccolta viene presentata così: “Non si tratta solo di una raccolta di poesie, ma brandelli di un universo fatto di semplicità, di studio, di ricerca. L’universo poetico di Lorella Rotondi è tutto, tutto ciò che può sentire, tutto ciò che la parola può contenere e per questo ogni parola è essenziale ed unica. Mossa dalla consapevolezza che la poesia si completa solo in chi la legge, la sua scrittura si fa materia a cui ognuno di noi può affidare le proprie emozioni e dalla quale ci si può fare emozionare.”

Mio unico amore, incontrato
in un tempo senza inizio, ti ho pensato
bene tutto il giorno. Ti penso
Sempre bene, anche stretta fra i nodi del mio dolore,
quando riaffiora dagli abissi in cui merita di riposare,
dalle Sponde solari e fresche della superficie tersa
del nostro Amore un pensiero lieve
di farfalla.
Amore senza inizio
che tu sia senza fine e che l’emozione
di pensarti fra gli altri,
di incontrarti e sentirti duri
più a lungo di noi stessi.

Da Gradini di vetro

Tante case
nella mia vita.
Mura da scaldare
e c’ho lasciato il respiro
e capelli sul cuscino.
Sono stata d’ogni casa
un nome sul campanello
e  sulla cassetta della posta
per un dito, una lettera.

Il bagaglio non è un problema
basta arrotolare il tappeto
sotto il braccio e via.
Ridiscenderlo è già fare dimora.

Da La misura del canto

Cristina Contilli

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