(autoproduzione 2004)
Ep d’esordio al fulmincotone per questi cinque ragazzi veneti e con alle spalle l’ascolto di At the drive-in, dai quali prendono le mosse per ridisegnare le loro personalissime parabole emo-core; arricchendole con tastiere suonate a mò di organo diciamo ‘sfiatato’, come in under coppers of the chestnut tree in cui ombre tenebrose sfidano a duello i testi sempre urlati di tommy (vocalist/keyboards).
Sei pezzi che non scendono mai di tensione, provocando un trasporto fisico quasi da ballo: chiken winged angels funzionerebbe come riempi pista ad ogni sala disco-rock, quasi da far invidia ad Hot Hot Heat oppure The Red Light Sting.
L’isteria dei testi, l’enfasi con cui sono interpretati non mettono in difficoltà la musica, anch’essa si muove e trasforma su d’un impianto nervoso e dinamico, fatto di cambi veloci e riff intrecciati in modo d’ottenere un buon tessuto sonoro (kissing joey tempest).
Scoppiettante inizio, il suono costruito dagli Afraid! strizza l’orecchio all’estero e riesce a tirarne fuori le gambe, con ritmi coinvolgenti per niente scontati.
Voto: 7
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