The Intellectuals ‘Black! Domina! Now!’

(Hate Records 2005)

Ogni tanto giungono scosse telluriche di inaudita potenza anche nella nostra disastrata penisola. Quant’è che non ci si entusiasma per un bel gruppo o una scena che possa avere visibilità? Che dite? Le Vibrazioni? Quivi si parla di musica, grazie. E quindi grande è stata la confusione sotto questo cielo quando la puntina (sì, è nell’orgoglioso formato su vinile) ha cominciato a leccare e graffiare ‘Black! Domina! Now!’. Sono i Kills, no…Sono i White Stripes ubriachi, no. Sono i Gories. No. Sono…Sono gli Intellectuals, sani (o malati, fate vobis) eredi di una tradizione solita usare la calce viva per scarnificare blues, punk e rock and roll. Come e più (ma anche diversamente) dai nomi citati i nostri vanno giù di machete ruggine, infettando accordi e ritmi. Sono solo in due (Guitar Boy e Drum Girl, che altro serve?) ma riescono a far sembrare i Meg e Jack White come una educanda produzione di Trevor Horn. Macchie punk, beat fetido (la Commando dei Ramones rifatta come i fratellini rilessero Let’s Dance), lampi del delta (With My Pills; The Girl, The Cows And The Country), macerie e detriti (Wizard Or What?; Right Side Of My Mind). Sedici tracce di autentico, fetido, feroce, depravato rock and roll degli esordi per il nuovo millennio, in una sottile linea bianca (di confine, e pure macchiata di sangue) che unisce Hank Williams ai Cramps passando per Screaming Lord Sutch. Ovvero – e più semplicemente – la miglior merce d’esportazione attualmente vantabile. Quattro stelle. Prossime al collasso, ma pur sempre Quattro stelle.

Voto: 8

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