Red Blood Hands ‘In The Space Of Seven Breaths’


(Bloody Tears Collective – Riot records 2003)

Band proveniente dal nord Italia i cui membri provengono da altre esperienze nell’ambito hardcore. Questo rappresenta il loro secondo lavoro dopo ‘8 Spots On A White Mind’ ed è senz’altro un bel passo in avanti. Quando ho messo su il CD ho velocemente avuto modo di rendermi conto che mi trovavo di fronte a quella che potenzialmente è una delle migliori formazioni metal core italiane, al passo con gruppi come Face The Fact o Dehumanize (giusto per citarne un paio in circolazione).
Voce molto urlata, melodia nelle chitarre, rallentamenti e stacchi decisi fanno venire in mente i migliori gruppi new school di seconda generazione come Skycamefalling e Course of Action anche se mantengono sonorità meno recenti.I brani sono veramente tutti efficaci e di buon livello dal primo Still Psychosis’ fino all’ultima traccia che si chiude con un emozionale e rilassante passaggio strumentale con tanto di rumori della risacca (che però forse alla fine del CD non rende al massimo).
Testi abbastanza criptici e artwork di buon livello. Un bel lavoro, molto godibile che
indubbiamente rappresenta una delle migliori produzioni realizzate finora dalle due etichette che hanno coprodotto il CD.

Voto: 8

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Autore: michelepan@katamail.com